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venerdì 25 febbraio 2011

MINECRAFT uno dei migliori giochi mai inventati!!

Ecco il trailer del gioco e non fatevi ingannare dalla grafica!! Scaricatelo (occupa 1 mb) e dopo aver visto le 3 parti del tutorial (questo è il link del tutorial) giocateci per 15 minuti e non smetterete più!!

(Minecraft ha venduto più di 700.000 copie per un valore di 7millioni di dollari solo il primo mese)




ed ecco il video per scaricarlo




a questo link trovate una guida per muovere i primi passi

ed ecco una descrizione di indievault

È incredibile trovarsi a parlare di un gioco che non è neanche uscito dalla fase alpha, e già sono in ritardissimo nel farne una recensione. Di mesi, si potrebbe dire. Questo perché Minecraft è un fenomeno così di successo che anche essendo ancora in sviluppo ha già venduto 767.000 copie, secondo il contatore presente sul sito ufficiale. Che, al prezzo attuale di 9€ e passa sono più di 7 milioni e mezzo di euro. Non male per un gioco che è stato creato in origine da una sola persona. Per prima cosa, parliamo un pò di storia allora.
Minecraft è stato creato da “Notch”, al secolo Markus Persson, un programmatore svedese. Lo sviluppo è iniziato a maggio 2009, come testimoniano i primi post sul suo blog di sviluppo, e continua ancora oggi visto che come si diceva prima Minecraft è in fase alpha: la fase beta inizia infatti il 20 dicembre.
Markus afferma di aver cominciato lo sviluppo perché aveva giocato con amici ad un gioco di nome Infiniminer, ne era rimasto affascinato, e aveva l’idea di renderlo un gioco più complesso e completo. Era un progetto che non richiedeva troppo tempo, e quindi l’ha reputato ottimo per iniziare a creare giochi propri dopo aver smesso di lavorare full-time nell’industria dello sviluppo. Successivamente ha trovato il nome definitivo di Minecraft: Order of the Stone, grazie a suggerimenti avuti nella chat di TIGSource.
In un primo momento, il gioco girava via browser (essendo in Java) ed era gratuito, ma visto il successo che stava avendo Notch ha deciso di crearne un’altra versione più pulita (in termini di codice), più performante, con più caratteristiche, e di venderla alla cifra di quasi 10€.
A giugno ha aperto i preordini del gioco, ed il resto è storia. Ad oggi ha accumulato una piccola fortuna, e i giocatori sono ansiosi di vedere dove finirà lo sviluppo di Minecraft.
Il single player
Il gioco è una sorta di sandbox in 3D con visuale in prima persona. Il mondo di gioco è rappresentato in maniera super essenziale, ed è diviso in blocchi di forma cubica, ognuno a rappresentare un materiale: terreno, roccia, sabbia, legno e acqua principalmente, ma anche fuoco, lava, vari minerali, e tanto altro. In tutto questo vivono il giocatore, che è un personaggio umano molto squadrato, e un pò di animali e mostri.
Il gioco in pratica non dà al giocatore un obiettivo definitivo, e quindi la cosa principale da fare è raccogliere risorse e sopravvivere agli attacchi notturni dei mostri.
Ad inizio gioco, viene generato casualmente un enorme mondo ricco di montagne, alberi, vallate, caverne e animali. Il giocatore parte da un punto (che rimarrà fisso finché non genera un altro mondo) e non ha niente nel suo inventario. Procuratosi le prime risorse (a mani nude!), principalmente legna, può iniziare a raffinare materiali ed a realizzare oggetti. Premendo il tasto ‘I’, si apre l’interfaccia dell’inventario, in cui attraverso una griglia di 2×2 il giocatore può realizzare le sue prime creazioni. Ecco quindi che piazzando un pezzo di legno, il gioco ci restituirà 4 tocchi di legno pulito e pronto all’uso. Così piazzando due pezzi di legno in verticale, ecco che vengono restituite 4 bacchette di legno (fondamentali per strumenti, torce, steccati e così via).
A questo punto potrebbe essere utile costruire una “workbench”: inserendo 4 pezzi di legno nei 4 quadrati dell’interfaccia di creazione, viene restituito un cubo che è un piano da lavoro. Mettendolo a terra (con il tasto destro del mouse), al giocatore si apre un mondo: interagire con il piano da lavoro apre un interfaccia che ha una griglia di 3×3 spazi, permettendo la creazione di strumenti più complessi. Ad esempio due bacchette messe in verticale, ed un tocco di legno sopra di esse restituiscono una pala, utilissima per velocizzare le operazioni di scavo nel terreno e nella sabbia. Allo stesso modo, due bacchette di legno e due tocchi di legno sopra di esse creano una falce (per coltivare la terra), con tre tocchi in orizzontale un piccone (fondamentale per rocce varie!) e con tre tocchi disposti a ‘L’ rovesciata, un’ascia (utile per tagliare il legno).
Di qui poi la lista di cose da creare, cercare, costruire si allarga esponenzialmente. Non dimenticate però di costruirvi un riparo: la notte abbondano i mostri nelle terre di Minecraft, e si rischia davvero la vita se non si hanno quattro mura in cui rifugiarsi.
Dati questi passi quasi obbligatori per partire con il gioco, da qui Minecraft espone la sua vera anima: ogni giocatore potrà trovare la sua dimensione e, con i suoi ritmi, crearsi il gameplay che preferisce.
La grafica, molto essenziale nella rappresentazione del mondo, contribuisce a creare quel fascino da “vecchio gioco”: invece di descrivere il mondo per noi, Minecraft lascia che siamo noi a colorare con la fantasia le avventure che possiamo vivere nel mondo di gioco. Per farvi capire, vi faccio un paio di esempi che mi sono capitati durante la prima sessione di gioco.
Nelle prime fasi di gioco, mi costruisco una piccola casa di legno e racimolo un pò di risorse. Stavo giocando da solo un’oretta, quando entro in una caverna abbastanza buia. Non avendo ancora creato delle torce, decido di avventurarmici con la poca luce che penetra dall’esterno. Cammino per un pò, e ad un certo punto vedo una luce dentro la caverna. Nell’avvicinarmi, cado in un buco nel terreno: sono in trappola! Scopro alla fine che la luce era una pozza di lava abbastanza innoqua.
A questo punto, visto che avevo poche risorse avrei potuto semplicemente suicidarmi e ripartire dallo spawning point. Come dicevo prima però, da un evento fortuito di gameplay la fantasia ha creato un’avventura: dovevo riuscire ad uscire dalla grotta con le mie forze! Così mi sono rimboccato le maniche e ho cominciato a scavare la roccia a mani nude. Fortunatamente avevo con me un pò di legna: ho creato un piano di lavoro, delle bacchette e quindi una picozza. Ho scavato un pò di roccia e ho trovato fortunatamente del carbone, che combinato con le bacchette di legno mi ha permesso di creare qualche torcia.
Ho iniziato a scavare una scala nella roccia curvando ogni tre-quattro blocchi, creando così una rudimentale scala a chiocciola che mi ha permesso di risalire al livello precedente. Da qui, con l’aiuto delle torce, ho ritrovato la strada per l’uscita dove intanto era passato almeno un giorno e mezzo (visto che era notte). Sono corso in casa e ho chiuso la porta: ce l’avevo fatta!
A ripensarci dopo, è stata poca cosa come avventura, ma avendo poca esperienza del gioco mi è sembrato un miracolo uscire di lì…
Pochi giorni (di gioco) dopo, avevo migliorato la casa aggiungendo un secondo piano e delle torce tutt’intorno per fare luce di notte. Avevo aggiunto una bella scala per il primo piano, e sul tetto c’era una bella vista. Ero proprio contento della mia abilità di architetto.
Durante la notte, un mostro di quelli che esplodono quando ti toccano mi ha seguito a casa, e fortunatamente sono riuscito a chiudermi la porta dietro. Passo la notte a creare cose, mentre lui saltella là fuori.
La mattina mi avvicino alla porta per vedere dov’è, e lui spunta fuori all’improvviso esplodendo (la porta è sottile quindi la distanza era abbastanza per far ‘accendere’ la sua miccia) e togliendomi tre quarti di vita. In più, aveva fatto un buco enorme nella mia bellissima casa, distruggendo l’ingresso e una parte di muro. Ho dovuto recuperare un pò di legna e un pò di terreno dalle zone vicine per tappare il buco, ricreare la porta, e per rendere tutto più carino ho piantato qualche fiore davanti all’ingresso creando un piccolo giardino.
Personalmente, mi piace molto l’aspetto di creazione di Minecraft: i materiali sono tantissimi e le possibilità infinite. Se credete che un mondo fatto di blocchi sia limitante, date un pò un’occhiata ai mondi dentro i mondi (che neanche in Inception…) che hanno creato questi utenti sul loro server.
Ah già, perché Minecraft è anche multiplayer.
Il multiplayer
Minecraft può essere giocato anche in multiplayer. Sfortunatamente chi volesse giocare in compagnia deve ospitare un server sul proprio computer, cosa comunque non troppo complicata. Le meccaniche di gioco in multiplayer sono essenzialmente le stesse, ma le cose cambiano semplicemente per la necessità di coordinarsi con gli altri giocatori. Tecnicamente, il gioco è un’istanza di un mondo che viene generato sul computer del giocatore che hosta, il quale può iniziare a costruire un rifugio per sé e per gli altri. Quando gli altri si connettono, troveranno un mondo che possono modificare, costruire, distruggere. Il mondo viene salvato quando viene messo online, così che i giocatori possano ritrovarlo e continuare a giocare successivamente (si può addirittura scambiare il file con amici per muovere l’hosting su un altro computer!).
L’esperienza multiplayer è davvero divertente, soprattutto se conoscete le persone con cui giocate. Si possono organizzare spedizioni massicce in gruppo per esplorare anche le caverne più ostiche, scavando insieme e combattendo i vari mostri come gruppo.
Parlando del server di IndieVault, sono stato connesso davvero poco, ma l’assaggio del gioco online è stato davvero positivo. La piega presa dal ‘nostro’ server è sul genere survival: ‘villa Naufr4g0′ (la casetta costruita originariamente) viene utilizzata come roccaforte per tutti gli utenti, e progressivamente fortificata con uno sforzo congiunto. Chi accende fuochi per scacciare gli zombie la notte, chi raccoglie legna da mettere nei bauli nella stanza interna (con uno spassosissimo cartello “Lasciare tutto in ordine!!”), chi scava gallerie in cerca di preziosi metalli.
Ecco l’esperienza della prima sessione di gioco sul server (in cui gli utenti del sito potranno ritrovare qualche personaggio conosciuto) organizzata come un diario d’avventura:
- lefantome mi porta su una montagna dicendo che dobbiamo costruire un avamposto (che lui chiama affettuosamente Machu Picchu, visto che è praticamente un altopiano ad altissima quota). Ci arriviamo in poco tempo. Inizio a spianare la cima della montagna, mentre lui fa un muro di pietra.
- Prima di finire cala la notte. Fortunatamente abbiamo chiuso il perimetro.
- Durante la notte, lefantome si è sconnesso tornando al campo base. Io ho raccolto le sue risorse.
- La mattina lefantome è di ritorno, ma uno dei mostri esplosivi fa saltare il perimetro.
- Ricostruiamo tutto alla buona, anche se penso che lefantome abbia fatto le cose un po’ troppo in grande.
- Iniziamo a scavare una fossa, ma quando ci salto dentro muoio.
- Rinasco durante la notte vicino villa Naufrago, e mi riparo all’interno mentre QwertyMcQuerty combatte uno zombie sull’uscio.
- La mattina dopo faccio un po’ di legna e torno all’avamposto, dove lefantome ha iniziato a fare il fosso con una scala a chiocciola. Mi creo un paio di picconi ma quando ci buttiamo nel fosso scavato la sera prima, troviamo un sacco di zombie sottoterra.
- Dopo un disperato tentativo di resistenza, lefantome perisce nel tentativo… Io scappo in superficie e aspetto che passi la notte.
- Intanto al campo base (villa Naufrago) si sono connessi Naufrago, Helba ed Eclipse, e si preparano a partire con lefantome la mattina dopo.
- Durante la notte, faccio qualche ritocco nell’avamposto mettendo un po’ di torce qua e là. Butto un occhio sottoterra: effettivamente brulica di zombie e mostri esplosivi.
- La mattina arriva lefantome e mi uccide per sbaglio con una picconata mal piazzata (voleva scavare…) (…lo stronzo, NdLevin).
- Torno di nuovo all’avamposto dopo un bel giretto per le colline circostanti a fare legna, e trovo lefantome sottoterra che scava come un minatore provetto e che è praticamente arrivato al centro della Terra… senza risultati però.
- Cala la notte, io decido che non sono ancora pronto per il sottosuolo. lefantome torna in miniera mentre io decido di prendermela con comodo, e sfrondo un albero che è cresciuto nel ‘giardino’ del nostro avamposto per fare un po’ di legna.
Tirando le somme
Insomma, vale la pena di spendere questi 10€ ed arricchire ancora la fortuna di Markus Persson? Detta così sembrerebbe di no. Minecraft è un gioco particolare e per essere apprezzato necessita della buona disposizione da parte del giocatore. È abbastanza evidente che questo non è un titolo per chi cerca grafica raffinata, e neanche per quelli che vogliono che il gioco gli imbocchi emozioni già scritte da qualcuno.
Come spero sia stato evidente dall’impostazione di questa pseudo-recensione, in Minecraft ogni giocatore è il creatore della propria avventura. L’opera vi mette in mano tutti gli strumenti per plasmare il vostro mondo (e il gameplay) a piacimento, ma il tocco finale dovete mettercelo voi. Un consiglio: fate in modo di poter giocare con un paio di amici, visto che ci guadagnerà tantissimo (anche Persson, NdLevin). State attenti però, lasciatevi prendere la mano e questo stupido giochetto in Java potrebbe diventare il motivo per cui non farete il prossimo esame all’Università o per cui la vostra ragazza deciderà di mollarvi in breve tempo. Altro che World of Warcraft.

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